Arresto cardiocircolatorio

Arresto cardiocircolatorio

Arresto cardiocircolatorio

Arresto cardiocircolatorio

L’arresto cardiocircolatorio nei bambini è fortunatamente qualcosa di raro. Dovesse però capitare, allora bisogna intraprendere immediatamente le manovre di rianimazione. Qualora queste manovre dovessero iniziare solo all’arrivo dei soccorritori professionisti, allora la probabilità di sopravvivenza sarebbe minima. Nella maggior parte dei casi l’origine è un problema respiratorio (prima avviene l’arresto respiratorio e poi l’arresto cardiocircolatorio). È per questo motivo che la ventilazione gioca un ruolo molto più importante nelle manovre di rianimazione dei bambini rispetto a quella eseguita negli adulti. Cause frequenti sono soffocamento, annegamento o elettrocuzione. Anche nella morte bianca si suppone un’origine respiratoria.

Sintomi sono

  • Incoscienza
  • Respirazione anormale o assente

Primo soccorso in questo caso significa

  • Realizzare: arresto cardiocircolatorio, ogni secondo è vitale!
  • Allarmare: ulteriori aiuti e 144!
  • Massaggiare: iniziare immediatamente con le compressioni toraciche!
  • Soffiare: ventilare
  • Defibrillare: prima defibrillazione entro 3 minuti!

Presta inoltre attenzione

In caso di arresto cardiocircolatorio il sangue e così anche l’ossigeno non arriva più al cervello. Dopo 3-4 minuti sopraggiungono già danni irreversibili al cervello, dopo 10 minuti la morte.

In particolare nei giovani una malattia cardiaca (ad esempio una miocardite) oppure un vizio cardiaco sottogiacente può portare ad un arresto cardiocircolatorio. In questi casi l’arresto cardiocircolatorio avviene sovente senza prodromi durante uno sforzo (durante l’attività sportiva ad esempio).
Attenzione: l’annegamento nei bambini avviene in modo silenzioso.

 


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